Amo le Sacre Scritture, amo le novità e amo gli oli con proprietà rilassanti. Per queste tre ragioni ho accolto con grande gioia l’inserimento dell’olio di Spikenard nel catalogo dōTERRA, estratto dalle radici della pianta di Nardo (Nardostachys grandiflora o Nardostachys jatamansi).

Il Nardo è una pianta nobile ed il suo prezioso olio viene estratto da tempo immemore per il suo profumo legnoso, intenso e speziato ma soprattutto per sfruttarne le proprietà rilassanti e curative. Il Nardo appartiene alla famiglia delle Valerianaceae e gli antichi greci lo chiamavano Lavanda. Questa pianta proviene dalle regioni Himalayane e fin dall’antichità il suo olio veniva utilizzato per ungere personalità di alto lignaggio.

Uno dei principali benefici derivanti dall’uso del prezioso olio è legato alla sua capacità di promuovere buonumore, senso di calma e distensione. Grazie al suo aroma infonde un senso di stabilità emotiva ed è quindi molto apprezzato nella pratica ayurvedica, nei massaggi e nella meditazione. Inoltre l’olio di Nardo risulta essere particolarmente efficace per il benessere della cute per le sue proprietà depurative e purificatrici. Citando un estratto del blog di dōTERRA “per sperimentare i benefici del Nardo sulla pelle, aggiungere alcune gocce di olio ai prodotti anti età o per la pulizia del viso che utilizzate quotidianamente. Inserendo questo olio nella cura quotidiana della vostra pelle ne promuoverete il benessere e la brillantezza. È possibile aggiungere alcune gocce di olio di Nardo a creme emollienti e idratanti quando desiderate rendere soffice e liscia la vostra pelle.”

Per chi desidera sperimentare essenze e profumi personalizzati, gli oli maggiormente consigliati per le combinazioni con il Nardo sono gli oli di cannella, incenso, geranio, lavanda e arancio.

A testimonianza dell’antichità, della nobiltà e della preziosità di tale olio lo troviamo in numerosi passaggi scritturali. Nel Cantico dei Cantici è citato in tre versetti (1:12, 4:13-14). Nei Vangeli è proprio l’olio di Nardo quello utilizzato per ungere cerimonialmente i piedi di Gesù in segno di grande rispetto ed a testimonianza del grande valore che anche al tempo tale olio aveva (Giovanni 12:3-5 / Marco 14:3-9 / Luca 7:36-38).

Secondo l’iconografia araldica il fiore di Nardo simboleggia San Giuseppe ed è per questa ragione che Papa Francesco ha scelto di inserirlo nel cantone destro del suo stemma papale, ponendo la stella mariana in quello sinistro.

Concludo citando il poeta contemporaneo Ciro Cianni che, a proposito del nobile olio di Nardo scrive:

“Respiro di Vita, dono Soave d’odore, profumo di ricordi….presenza di Dio”